Amare le rose significa conoscerle a fondo e prendersene cura, operando una potatura nei tempi corretti e con gli strumenti giusti, garantendo così alla pianta bellezza e buona salute.
Perché è importante potare le rose
Una delle massime della poetessa greca Saffo recita “Se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti“: non c’è tempo in cui la rosa non sia stata considerata la specie botanica più bella, romantica e aggraziata, con i suoi colori ricchi di significato.
Appartiene al genere delle Rosacee e conta centinaia di varietà: nonostante la pianta sia abbastanza resistente, è sempre bene procedere con la potatura che, è bene ricordare, è un’operazione non solo di taglio ma anche di formazione, grazie alla quale si apportano una serie di benefici.
Per prima cosa si facilita il passaggio della luce e dell’aria tra il fogliame e le ramificazioni delle rose, contrastando così efficacemente l’insorgenza di malattie di origine fungina e la proliferazione di parassiti.
La potatura inoltre stimola il metabolismo della pianta, portandola nel tempo a emettere nuovi rami e nuovi fiori più grandi, più belli e più numerosi.
Si tratta poi di un’operazione che non solo ringiovanisce di fatto la chioma, impedendo che diventi un groviglio intricato di ramificazioni, ma che le dona anche una forma più armoniosa e ordinata.
Quando potare le rose
In passato si pensava che la luna crescente avesse una qualche influenza positiva sulla pianta e i contadini procedevano alla potatura proprio in questi momenti. Nella realtà non c’è nessun collegamento tra questo fenomeno astronomico e lo sviluppo delle rose: fino a qualche tempo fa la potatura veniva effettuata in autunno, in prossimità del riposo vegetativo, ma i cambiamenti climatici hanno cambiato completamente le cose, posticipando i tempi.
In generale la potatura delle rose si effettua tra la fine di febbraio e aprile, dunque quando sono trascorsi l’inverno e le sue gelate: è il periodo in cui la pianta entra nel riposo vegetativo, preparandosi così alla crescita e allo sviluppo di nuovi germogli.
In questa fase poi la pianta guarisce prima dalle ferite della potatura:ci si accorge che è arrivato il momento della potatura quando le gemme sono abbastanza rigonfie ma con foglie ancora ben chiuse.
Ovviamente le rose piantate in località dal clima particolarmente caldo potranno essere potate prima, grazie alle temperature più alte.
Tipologie di rose e modalità di potatura
La potatura prevede la rimozione di tutti i rametti che crescono verso l’interno della pianta, ma anche di quelli più esili, secchi e malati, non più utili alla fioritura.
La riduzione del singolo fusto deve essere di 2/3, col taglio, ben netto e obliquo di 45°, da effettuarsi sopra il bocciolo, a circa 5 mm.
Dopo la potatura è fondamentale nutrire la pianta con un fertilizzante granulare, in pellet oppure liquido da aggiungere all’acqua delle innaffiature, così da favorire una ripresa ottimale della pianta.
Si contano almeno 250 specie di rose ed è dunque importante conoscere la tipologia di pianta da potare, così da procedere a una potatura corretta:
- le rose rampicanti devono essere potate dopo l’estate e quindi dopo la loro fioritura: dopo aver accorciato i rami e rimosso quelli secchi e troppo legnosi, bisogna direzionare le ramificazioni con l’ausilio di tutori in modo da dare alla pianta una forma a ventaglio
- le rose arbustive possono essere potate in primavera e necessitano di interventi più incisivi nella parte apicale della pianta: così facendo si garantisce uno sviluppo laterale e una fioritura molto più abbondante
- le rose a cespuglio presentano ramificazioni particolarmente intrecciate ed è importante procedere a una potatura a diradamento, con eliminazione di tutti i rami in eccesso e mantenimento di quelli più forti e robusti, da accorciare a 30 cm dal terreno
- le rose inglesi devono essere potate due volte perché sono piante che producono fiori anche sui rami vecchi: la prima operazione deve essere eseguita in primavera con rimozione di tutti i rami danneggiati in modo da stimolare la fioritura; la seconda potatura, più drastica, avviene in autunno, così da preparare la pianta al riposo vegetativo nel corso dell’inverno.
Strumenti necessari per la potatura delle rose
La potatura rose richiede non solo abilità e conoscenze, ma anche strumenti utili ad eseguire questo trattamento senza far male alla pianta. Le forbici o cesoie devono essere affilate per tagliare i rami di netto e senza sfilacciamenti, ma sopratutto disinfettate, in modo da non trasmettere agenti patogeni alla pianta.
Una buona idea è quella di utilizzare due forbici da tenere immerse in una vaschetta con acqua e alcol, così da utilizzarne una e mantenere l’altra nella soluzione disinfettante e viceversa.
Non possono mancare un paio di guanti per proteggere le mani dalle spine e poi il cicatrizzante, preferibilmente a base di rame, da applicare sui tagli da potatura, in modo da scongiurare la comparsa di funghi e parassiti.
Ecco dunque una guida che aiuterà anche i giardinieri in erba a procedere con la potatura delle rose, così da godere della bellezze di questi fiori per lungo tempo.
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Pubblicato il: 8 Novembre 2024 in categoria: Giardinaggio, Potatura
